Viaggio nel tempo

– Mamma, abbiamo studiato gli uomini primitivi! – Sofia era tornata da scuola entusiasta – E oggi voglio fare la famiglia preistorica…
– Sei proprio sicura? Nella preistoria non esisteva la luce e nemmeno i cartoni, il computer, i biscotti al cioccolato… – osservò la mamma alle prese con la spesa. – E nemmeno il frigorifero. – aggiunse mentre sistemava il pesce surgelato nel freezer.
– Ma il frigo non ci serve e a cena usiamo le candele! – esclamò Sofia.
– Sofi, non è così facile, ma ora aspetta un attimo, mi chiama la zia, è importante. – disse la mamma rispondendo al telefono e uscendo dalla cucina.
– Ah davvero? Allora oggi non vi servo?!? – domandò una voce metallica incredula appena la mamma si fu allontanata: era Mr Fridge.
– No, Mr Fridge, oggi no, ti puoi riposare. Devo solo trovare un posto freddo dove mettere tutto. Sotto il letto… fuori dalla finestra… Giaaaaacooooomooooo!!!
– Sofi, ma io non ho voglia di fare la famiglia preistorica! – disse Giacomo perplesso guardando le buste del supermercato.
– Dai, dai ce la facciamo. È facile, guarda: biscotti e pasta vanno in dispensa insieme al riso. Cosa ne dici se facciamo il risotto al mammut per cena? – domandò Sofia.
– Questa è bella, risotto al mammut… Vi cerco la ricetta? – domandò Mr Fridge divertito. Ma Sofia e Giacomo erano troppo indaffarati per rispondergli e il frigo decise che per quel giorno non avrebbe più aperto né bocca né porta. Dopo pochi secondi, però, iniziò a borbottare: – Ma si è mai visto? Io, il re del freddo e del ghiaccio. Il mago della conservazione! Io, che senza di me si sciupa tutto e non si mangia niente, io che ho una temperatura diversa in ogni scomparto e che…

– Io, io, io… ma quante arie ti dai! – osservò una voce divertita. Era Miss Micrò, il microonde. – E poi non è vero che solo tu sai conservare. Anzi, stai a vedere! Ehi, Sofia, Giacomo, venite qui.

I bambini si avvicinarono a Miss Micrò: era super tecnologica, proprio come Mr Fridge, ma anche super tenera. Un’amica preziosa e segreta.

– Ho visto che avete già messo in dispensa biscotti, riso e pasta. Potete aggiungere anche il sugo e la marmellata: le confezioni sono chiuse e sterilizzate, quindi si conserveranno senza problemi fino alla data di scadenza.
– Sì, ma una volta aperte vanno messe in frigo. – precisò tutto soddisfatto Mr Fridge. – E poi, cos’altro avete? Vi servirò di sicuro…
– Le uova! – rispose Sofia. – Di pterodattilo – aggiunse ridendo.
– Facciamo come al supermercato: ci vuole un posto fuori dal frigo, ma fresco. – suggerì Miss Micrò. – Chi lo trova?
– Lì! – esclamò Giacomo indicando una mensola vicino alla porta del balcone.
– Ottimo. – annuì Miss Micrò.
– Ora, però abbiamo un problema! – intervenne Sofia – Come facciamo con le fettine di carne?
– Non guardate me! – esclamò Mr Fridge sulle sue.
– Già, come si fa? Potremmo conservarle sotto sale, ma bisogna essere capaci e ci vuole tempo… – sospirò Miss Micrò. – Mr Fridge, aiutaci, dai! Non essere permaloso…

Uno degli sportelli del frigo si aprì moooolto lentamente e una luce colorata illuminò lo scomparto dove riporre la carne.

– Adesso tocca a questo mazzetto di rosmarino e salvia: è così profumato! – osservò Sofia – Come facciamo a mantenerlo così?
– Legalo con un po’ di spago che trovi nel cassetto e poi appendilo all’ingiù vicino alla finestra. – suggerì Miss Micrò.
– E questi pomodori? Sono ancora un po’ verdi: faccio come la mamma, li lascio qui fuori così maturano. Dai che abbiamo quasi finito. – disse Giacomo soddisfatto, almeno finché non tirò fuori dal sacchetto… il formaggio fresco!

Giacomo, Sofia e Miss Micrò si girarono speranzosi verso il frigo…

Gli occhi di Mr Fridge si fecero grandi e soddisfatti: la sua presenza era di nuovo richiesta! Beh, lui lo sapeva fin dall’inizio di essere IN-DIS-PEN-SA-BI-LE. Senza dire nulla, aprì la porta e illuminò di giallo, verde e azzurro lo scomparto dove posizionare il formaggio: mancava solo la musica!

– E come facciamo con questo sacchetto di mele? – domandò Sofia.
– Ci penso io, tranquilli! Un po’ le teniamo dentro casa, così le mangiate in questi giorni. E un po’ le essicchiamo. – Miss Micrò ormai ci aveva preso gusto. – Allora Giacomo, tu che sei capace taglia le mele a fette sottili. Tu Sofia, mettile sulla carta da forno: al resto penso io! Con il caldo le trasformeremo in chips di mele che potrete conservare per tanti giorni dentro un barattolo.