Causa e conseguenza

Molto spesso ci capita di sentire le parole causa e conseguenza. Ma che cosa vogliono dire? Che due fatti si legano tra loro, hanno una stretta relazione: uno precedente, la causa, fa accadere l’altro, la conseguenza. Per esempio, prima schiaccio l’interruttore, poi la luce della stanza si spegne.

Andiamo più a fondo sul legame tra questi due fatti.

Scopriamo che il mio gesto di schiacciare l’interruttore in realtà non ha causato lo spegnimento della luce. È stato invece causa del distacco del collegamento tra i fili che portavano l’elettricità alla lampadina. È il distacco dei fili la causa che ha avuto come conseguenza che la corrente elettrica ha smesso di passare: è per questo che la lampadina si è spenta.

Se proviamo a rappresentare questo processo con un diagramma di flusso vedremo che tra il nostro dito sull’interruttore e la stanza al buio ci sono altri passaggi di causa e conseguenza. E sarebbero molti di più se da scienziati provassimo ad andare ancora più a fondo, per esempio sul funzionamento di quella corrente che chiamiamo elettricità.

Ma fermiamoci qui: ora sappiamo che dire che il nostro gesto, il dito spinto sull’interruttore, è causa del buio nella stanza è solo un riassunto di quel che succede.

Un riassunto legittimo e frequente nel parlare quotidiano. Lo possiamo esprimere anche usando due congiunzioni: perché e perciò.

La luce si è spenta perché ho schiacciato l’interruttore. Ho schiacciato l’interruttore perciò la luce si è spenta. Ma so che legare direttamente questi due fatti è solo una comodità di linguaggio.

Lo stesso succede quando parliamo dei nostri comportamenti: seguiamo le lezioni rimanendo a casa perché la scuola è chiusa. La scuola è chiusa perciò seguiamo le lezioni rimanendo a casa. È questo il passaggio che personalmente ci interessa.

Certo, se ci fanno domande, dovremmo anche in questo caso analizzare i passaggi intermedi: spiegare che la causa è il Covid 19 e la conseguenza la chiusura della scuola. E non basterebbe ancora. Il Covid 19 va collegato ai virus, al passaggio per via aerea da una persona all’altra e via di causa in conseguenza!

Abbiamo messo sotto osservazione due nomi e due congiunzioni, ma la lingua italiana ci offre anche altri vari modi per esprimere il rapporto di causalità. La scuola è chiusa. Quindi… dunque… allora… Per ognuno proviamo a elencare cos’altro ci manca, oltre al fatto di seguire le lezioni da casa. O magari anche cosa ci abbiamo guadagnato!

Insomma, causa e conseguenza non sono parole così semplici come sembrava all’inizio del nostro discorso, ma questo non ci deve spaventare, piuttosto incoraggiare ancora di più a collegare i fatti sempre più a fondo, per capire bene tutte le implicazioni di questa coppia di perché/perciò che spesso usiamo.

Conoscere e approfondire questa relazione ci può aiutare per esempio a rispettare le regole che servono a dare una mano al nostro pianeta! Cerchiamo di capire, e di spiegare a tutti, i motivi per cui chiamiamo la bicicletta un mezzo di trasporto più ecologico o consideriamo chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti un’azione responsabile, così come evitare gli sprechi di cibo.

Prendiamo, per esempio, la bicicletta (in teoria, sappiamo che non la possiamo usare finché non avremo di nuovo il permesso di uscire!) e chiamiamola “causa”. Osserviamo l’aria senza smog (proprio come quella che c’è in questi giorni in molte città) e chiamiamola “conseguenza”.

Proviamo nella prossima call con i compagni di classe a trovare il maggior numero di passaggi che fanno sì che andare in bicicletta sia la prima causa che ha come ultima conseguenza l’aria più pulita!