Il viaggio del cibo

La filiera alimentare di un alimento come la frutta o la verdura, il suo viaggio dal campo coltivato alle nostre tavole, varia a seconda di quanti e quali processi il prodotto ha subito prima di essere messo sugli scaffali del negozio.

La tracciabilità, che è obbligatoria in tutta l’Unione Europea, permette di ricostruire questo processo produttivo, garantendo a noi consumatori di fare acquisti sicuri e di sapere come conservare correttamente quello che compriamo.

Secondo il tipo di lavorazione e di messa in vendita, i prodotti alimentari sono distinti in cinque “gamme”:

  • Prima gamma sono gli alimenti freschi che non hanno subito alcun trattamento.
  • Con seconda gamma definiamo i prodotti in barattolo, a lunga conservazione grazie a trattamenti come la sterilizzazione, la liofilizzazione o la pastorizzazione.
  • Alla terza gamma appartengono i surgelati, da consumare entro il tempo indicato sulla confezione e facendo sempre attenzione a conservarli alla giusta temperatura. Per esempio, gli ortaggi puliti e pronti per la cottura.
  • Di quarta gamma sono i prodotti puliti e pronti da mangiare, come per esempio la macedonia fresca confezionata o l’insalata in busta.
  • I prodotti di quinta gamma sono alimenti venduti già cotti e confezionati sottovuoto o in atmosfera protettiva.

Un’altra dicitura, che ormai abbiamo imparato a conoscere, è “a km 0” ovvero la filiera corta: indica i prodotti venduti nelle vicinanze del luogo di produzione. A volte possiamo anche acquistarli direttamente dall’agricoltore o dall’allevatore. Così ne approfittiamo per unire una bella gita fuori porta a una scelta di consumo che valorizza la stagionalità, il territorio locale, i sapori tipici e le tradizioni gastronomiche!