La cucina italiana
Per alcuni è la migliore del Pianeta: stiamo parlando della cucina italiana! Apprezzata in tutto il mondo per il suo gusto e la sua varietà, la cucina italiana è ricca di specialità gastronomiche. Un patrimonio che è diventato parte integrante della cultura di questo Paese.
Ogni ricetta tradizionale riflette l’abbondanza di materie prime della regione in cui è nata, le abitudini della sua gente e la storia di quel particolare luogo.
Visto il clima caldo e la presenza del mare, nel Sud e sulle Isole abbondano piatti di pesce e verdure. Gli ortaggi qui crescono a volontà perché il sole caldo allunga la stagione di coltivazione. Si tratta di una cucina piuttosto povera ma estremamente gustosa, che utilizza come principale condimento l’olio extra vergine di oliva, le cui piantagioni si espandono dalla Toscana in giù.
Sulle tavole del Nord e dell’entroterra si trovano invece una gran varietà di formaggi, risotti e piatti di carne grassi e sostanziosi, spesso accompagnati con la polenta. Il burro è l’ingrediente immancabile dei piatti del settentrione perché i maggiori allevamenti di bovini da latte sono distribuiti proprio in questa zona.
Da nord a sud, passando per il centro, ogni regione ha le sue ricette tipiche. Dai tortellini romagnoli alle orecchiette con le cime di rapa baresi, dagli arancini siciliani alle olive ascolane marchigiane, ce n’è per tutti i gusti! Scopriamoli insieme!
Il Lazio vanta la creazione del piatto di pasta più amato da grandi e piccini: la carbonara. L’usanza prevede solo 5 ingredienti: guanciale, pecorino, uovo, sale e pepe, ma nel tempo si sono create diverse varianti… Questo piatto è diventato un tale successo culinario che per lui è stata istituita una giornata commemorativa: il 6 aprile è il Carbonara Day! Non dimenticarlo!
Originaria della Campania è la pizza: la regina indiscussa delle nostre tavole. La storia narra che fu inventata nel 1889 dal cuoco napoletano Raffaele Esposito per onorare la Regina Margherita di Savoia. La pizza Margherita, con il suo tricolore di pomodoro, mozzarella e basilico, era un omaggio alla Regina e all’Italia! A Napoli è ancora attiva la più antica pizzeria d’Italia: la pizzeria Port’Alba.
Del Friuli è tipico il frico, una specie di frittata a base di formaggio, patate e burro. Era il piatto che boscaioli e contadini si portavano con sé quando andavano a lavorare nei campi. Oggi si mangia accompagnato con due fette di prosciutto crudo di San Daniele e verdure di stagione.
I canederli sono invece il piatto tipico del Trentino. Si tratta di piccole palline fatte con pane impastato con speck, formaggio, latte ed erba cipollina. È solito mangiarli in baita sulle piste da sci!
Colorata, fresca ed estiva è la panzanella toscana. Un piatto povero della tradizione che utilizza come ingrediente di base del pane raffermo ammorbidito con acqua. A questo si aggiungono cipolla rossa, basilico, olio d’oliva, aceto e altre verdure fresche. È un’autentica esplosione di sapore!
La polenta concia della Valle d’Aosta nasce dall’unione di due prodotti tipici di quelle zone: polenta e fontina! Questo piatto ipercalorico è perfetto per scaldarsi nelle lunghe e frette notti in montagna.
La tradizione veneta ci propone “risi e bisi”, ovvero riso con i piselli. A metà tra un risotto e una minestra, era un piatto tradizionale di Venezia, che veniva preparato e offerto al Doge in occasione della festa di San Marco, il 25 aprile.
Si riconosce dal suo forte odore… è la bagna cauda in Piemonte! Un condimento realizzato con aglio, olio e acciughe per accompagnare verdure cotte o crude. Questo piatto tradizionale risale al Medioevo, quando nei periodi di freddo e carestia, i contadini preparavano questo piatto povero per trovare un po’ di sollievo dalla fame e dal freddo.
Il pane Frattau, tipico della Sardegna, è un piatto realizzato con soli elementi tipici di questa regione: pane Carasau, sugo di pomodoro, formaggio di pecora e uovo cotto in brodo di pecora. I vari strati, alternati, danno vita a un gusto unico!
Della Calabria, l’alimento più tipico è la ‘nduja, un salame spalmabile molto piccante. Lo si usa per condire tantissimi piatti, anche la pasta. Sono infatti famosi i filei (pasta tradizionale) alla ‘nduja.
In Lombardia è d’obbligo assaggiare il risotto alla milanese. Dal caratteristico colore dorato, questo piatto ha come ingrediente principale lo zafferano. La leggenda narra che fu inventato nel lontano ‘500 quando, per un banchetto matrimoniale, aggiunsero lo zafferano al risotto con il burro per esaltare il colore giallo tipico della spezia.
E come non citare gli arrosticini tipici dell’Abruzzo? Un secondo a base di carne di pecora cotta arrosto su degli spiedi.
La Liguria, e Genova in particolare, è famosa per il pesto, una salsa realizzata con basilico, pinoli, olio, aglio e parmigiano e utilizzata per condire la pasta. Meglio ancora se abbinato alle trofie, una pasta fresca a forma di cavatappi tipica di queste zone.
Il brodetto all’anconetana, delle Marche, è una zuppa leggermente piccante fatta con pesci locali e un po’ di pomodoro. Un piatto che riflette il retaggio marinaro della città di Ancona e che, in origine, veniva cucinato a bordo dei pescherecci.
Della Basilicata è tipico lagane e ceci: un tipo di pasta fresca simile alle tagliatelle ma molto più larghe, unite ai ceci e alla passata di pomodoro. È una ricetta che si tramanda di generazione in generazione!
La composta molisana tipica del…Molise! è una specie di insalata con pomodori, cetrioli, peperoni, capperi e uova sode accompagnata ai tipici taralli molisani chiamati “vescottera”.
Dalla Sicilia la pasta con le sarde: bucatini con sardine fresche, uvetta, pinoli, finocchio selvatico e zafferano. Il contrasto tra dolce e salato che caratterizza il piatto richiama l’influenza araba subita dalla regione.
Le tagliatelle al tartufo sono tipiche dell’Umbria. Nelle foreste di tutta la regione il tartufo, sia bianco che nero, cresce in abbondanza. Per condirla basta un po’ di burro, parmigiano e una grattata di tartufo.
Strati di riso, patate a fette, pomodoro, cipolla e cozze appena pescate: sono questi gli ingredienti di “riso patate e cozze”, specialità tipica della Puglia. Una portata spesso abbinata a una fetta di focaccia barese con pomodori, olive e origano.
Il cibo nazionale dell’Emilia Romagna è la piadina, una sfoglia di pane circolare a base di farina di frumento ripiena a piacere con formaggi, salumi e verdure varie. La merenda ideale per la spiaggia!
In questo momento che siamo tutti a casa possiamo immortalarci mentre cuciniamo insieme alla nostra famiglia e condividere la foto con i nostri amici e compagni tramite la chat di classe. Con questi piatti virtuali e l’indicazione della loro provenienza, potremmo dar vita a un ricco buffet che racconti le tradizioni delle nostre famiglie e del territorio di origine.
Buon appetito!
